Achille Pace

La dimostrazione della necessità di dipingere le proprie idee e sentimenti d’arte è data da Giovenale con questa serie di quadri che io definirei "icone" dove le figure si presentano come vere e proprie immagini religiose. La composizione è simbolica, senza prospettiva, l’ispirazione e il racconto trascendono ogni quotidianità.
Opere dipinte con fervido pudore e riverenza, a punto di pennello.
L’Unzione è il tema di queste opere pervase da un sincero sentimento. Una espressione di verità.
Per meglio testimoniare l’autenticità, l’artista annulla ogni riserva tecnica. Si immerge nel significato misterioso dell’unzione e adotta un segno puro, semplice, quasi ingenuo pur di salvare la pura fede.
Una disarmata tecnica di cui solo l’emozione per l’assunto può garantire l’autenticità. Il mistero non si svela, è dichiarato, ma la partecipazione è completa.
Ho definito "ICONE" questi dipinti di Giovenale perchè mi ricordano il comportamento degli antichi monaci che dipingevano con religiosità le ICONE per l’altare e la preghiera.
È probabile che nell’inconscio di Giovenale ci sia la probità di quegli antichi pittori di ICONE che il nostro artista esprime con stile sintetico. Il disegno in queste opere è libero, il colore è impreziosito dall’oro da far pensare ai pittori della "secessione viennese", anche per quel distacco dalle correnti moderne attuali. Una pittura indipendente da ogni modello, tutta sua, affrancata da ogni riferimento teorico. Una visione compositiva da favola medio orientale forse per non contaminarla con nichilismi e relativismi del nostro tempo.
Opere che vanno viste con l’anima di Giovenale, un’anima devota.

Achille Pace